OPEN FINANCE, LA RIVOLUZIONE É GIÀ QUI

OPEN FINANCE: altro che IA, questa sì che è una rivoluzione! L’intelligenza artificiale? Fantastica, certo. Farà grandi cose, ma non sarà lei – almeno nei prossimi due o tre anni – a stravolgere davvero la consulenza finanziaria. La vera rivoluzione è un’altra. È già iniziata. Si chiama Open Finance.

Accendete i motori. Ma soprattutto, accendete le menti. Perché questa volta si cambia davvero. Il microcosmo bancario? Finito. Morto. Caput. Sta arrivando qualcosa di molto più vasto: un ecosistema finanziario aperto, fluido, interconnesso. È come passare dal “qui finisce il mondo” alla scoperta di cento miliardi di galassie. E nel mezzo? Beh, ci mettiamo anche un po’ d’IA, come prezzemolino su tutto: amplifica, accelera, completa. Ma non è lei la protagonista.

La chiusura delle filiali? Altro che fase conclusa. Il trend continuerà – e con slancio – lasciando spazio a nuovi luoghi della relazione finanziaria: veri e propri “Family Open Office”, dove la consulenza diventa presenza e presidio umano, non sportello. Il passaggio generazionale è alle porte. I figli dei boomers stanno arrivando con la stessa simpatia con cui guardano un modem 56k. Le banche tradizionali, per loro, sono oggetti misteriosi.

Il futuro? È piattaforma nativa, fintech first, esperienza personalizzata. Per i consulenti (quelli veri), l’Open Finance è un biglietto per l’iperspazio:

- Accesso integrato a tutte le posizioni del cliente,

-Visione patrimoniale completa,

-Più strumenti, meno burocrazia,

-Più consulenza, meno prodotto.

E i clienti? Potranno finalmente uscire dai “circuiti chiusi” della banca/rete, per entrare in un modello di consulenza vera, trasparente, costruita sui loro bisogni, non su budget e convenzioni. L’Open Finance è un’architettura aperta, senza più confini applicativi. Un unico ecosistema in cui le piattaforme di consulenza accedono, con consenso, a tutti i dati del cliente. Un sistema che non sarà più dominato da chi possiede le informazioni, ma da chi sa interpretarle e valorizzarle.

Attenzione però: non basta farsi trovare pronti tecnologicamente. Serve una rivoluzione anche culturale. Serve un modello di consulenza che abbia il coraggio di superare i vecchi meccanismi, che metta davvero il cliente al centro, e che sappia esportare fiducia, trasparenza e indipendenza.

La rivoluzione è già qui e noi già ci siamo!